Il Vice Presidente Dell'Aquila interviene sulla difficile situazione del Servizio 118

Data:
20/11/2019

Il precariato condiziona la crescita del sistema sociale ed economico ed il precariato in settori come quello sanitario rischia di compromettere il sistema
di assistenza con gravi conseguenze per la parte più debole della società. Il 95% dei medici del SET 118 calabrese versa in condizioni di permanente precarietà lavorativa: il 65% di questi, pur essendo già da diversi anni titolare di rapporto a convenzione a tempo indeterminato, attende il passaggio alla dipendenza, mentre circa il 30%, pur in servizio da diversi anni, sempre con rapporto convenzionale, non risulta neppure titolare del ruolo, questi i dati riferiti dal presidente Balzanelli,a cui si aggiunge che la Regione Calabria non ha mai disposto una sanatoria che potesse consentire il transito dal contratto a tempo determinato a quello a tempo indeterminato dei medici in possesso da anni del corso di idoneità al ruolo di Medico di Medicina di Emergenza Territoriale 118.
Questi i dati forniti dal presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli che ha scritto al commissario ad acta per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli per sottolineare il rischio di abbandono di massa del 118 da parte del personale medico.
"Istituzioni e politica in Calabria – ha dichiarato il Vice Presidente della Provincia di Crotone Giuseppe Dell'Aquila – devono amplificare questo allarme, devono riuscire a riportare al centro dell'attenzione e della programmazione e delle azioni del commissario Cotticelli e quindi del Governo la tutela del lavoro e della salute. La Calabria ha pagato e paga ancora un prezzo alto in termini di servizi ed assistenza al malato, compromettere un sistema già fragile e compromettere il servizio 118 che quotidianamente è chiamato ad affrontare situazioni di emergenza, in cui professionalità, competenza, attrezzature e presenza numerica fanno la differenza in termini di vita e morte non è accettabile, ed è per questo che la missiva inviata da Balzanelli al commissario Cotticelli deve essere un richiamo ad una responsabilità più ampia e diffusa che deve andare oltre le competenze e le attribuzioni specifiche. La gestione e l'amministrazione della sanità calabrese è nelle mani di un commissario nominato dal Governo ma è – conclude Dell'Aquila -responsabilità di ciascun rappresentante politico ed istituzionale calabrese".


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